Dopo la vittoria del premio Audience Choice agli Swiss Game Awards nel 2021, il Castello Visconteo di Locarno ha reintrodotto, fino al prossimo 31 ottobre, un viaggio virtuale attraverso visori con cui immergersi e conoscere la vita quotidiana del “castrum” nel XVI secolo.

Parlare di realtà virtuale è sicuramente qualcosa di affascinante, soprattutto se associata al nostro territorio e quindi alla storia locale. Lo è ancora di più se parliamo del Castello Visconteo di Locarno, “castrum” trecentesco che avrebbe conosciuto nei secoli distruzioni, rimaneggiamenti e ristrutturazioni, fino ad arrivare ai giorni nostri, splendido esempio di architettura militare, attuale sede del Museo civico e archeologico della città.

Forte di questa tradizione e di una storia certamente invidiabile per il nostro Cantone, il Castello Visconteo ha reintrodotto di recente una proposta di realtà virtuale, già vincitrice lo scorso anno del premio Audience Choice agli Swiss Game Awards. L’offerta, avviata a inizio agosto, durerà fino al prossimo 31 ottobre 2022 e sarà limitata alle giornate di sabato, domenica e ai festivi dalle 10:00 alle 17:00 o eventualmente su richiesta per soli gruppi.

Si tratta di una proposta decisamente allettante, non soltanto per i 5 franchi a persona, ma soprattutto per l’opportunità a conoscere, attraverso la realtà aumentata, cos’era e com’era la vita all’interno del maniero nel XVI secolo. Indossando infatti appositi visori, ci si potrà “tuffare” in un lontano passato scoprendo numerosi “punti d’interesse” illustrati con immagini storiche e testi informativi plurilingue; un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta di tante e avvincenti curiosità.

Ecco allora la possibilità di capire e vivere la vita quotidiana di Locarno nel Cinquecento, conoscere la storia dei suoi principali monumenti, trovare informazioni sull’importanza di quello che era il bosco promiscuo verso Solduno o come si attraversava la Maggia prima della costruzione del ponte. Piccole “chicche” che ci aiutano a comprendere il “castrum” dell’epoca, in riva al lago, affacciato sul porto, con alcune isolette dove oggi troviamo invece il delta del fiume.

Parallelamente a questa esperienza è stato sviluppato anche un videogioco ispirato al racconto “La mendicante di Locarno” del drammaturgo e scrittore tedesco Heinrich von Kleist. La proposta è indubbiamente allettante: attraverso due scelte che porteranno o meno i “giocatori” all’interno del castello verso la vittoria e la conclusione del gioco, si vuole infatti offrire un modo nuovo e innovativo per avvicinarsi e conoscere meglio l’edificio monumentale. Un’opportunità sicuramente in grado di affascinare i più giovani, ma anche incuriosire gli appassionati della nostra storia.

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